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Ritorni

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Quanto le potrà costare l'essere tornata, se in una settimana non riusciranno a vedersi più che un misero pomeriggio? come al solito sarà distante, irraggiungibile ... Eppure (questa volta lei non ha scuse) è tornata solo per lui ... per portarsi via gli ultimi sogni che gli sono rimasti ... quelli che lui pensava non contassero più nulla, tanto più per lei. Invece lei sarebbe venuta lì per impadronirsene definitivamente, con l'autorità di tutti quegli articoli, leggi, decreti e firme di carta ... che lui non riusciva neppure a decifrare e che non portavano in sé l'emozione che avevano quando ascoltavano questi brani insieme e, in risposta a "come ti sembra?", lei gli rispondeva con una carezza o un bacio ... come se le avesse detto "ti amo". Ed in effetti questo fece. Le disse che l’amava. Si sono impediti di dirselo a parole, glielo disse in musica. Sapeva che, prima o poi, lei avrebbe capito e si sarebbe ripresa ciò che è sempre stato

Ottobre 2011

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Gli piaceva ricordare ottobre 2011 come il mese della loro apoteosi. L'aveva deificata in quell'autunno, oltre la collina. Muoversi con delicatezza tra i suoi giorni gli era parso più naturale che dovuto, per non ferirla con la sua stessa solitudine. La osservava mentre rigirava i pochi residui di abitudini e riti quotidiani che si portava appresso come un pezzo di famiglia, la sua lontana famiglia. Rispettava, quindi, le sue mancanze e per certi versi si faceva carico di proteggerla dal mondo. Era un grande amore indefinito, una cosa senza alcun criterio, una devozione gratuita e totale che non poteva che portare ad ulteriori illegittime mancanze. Era così impegnato nell'averla averla che, per lungo tempo, aveva ignorato l'eventualità che tutto fosse solo momentaneo; diede troppe cose per scontate. Poi, un sabato pomeriggio, immaginò che qualche foto, rubata all'ego di lei, non gli sarebbe bastata il giorno in cui se ne sarebbe andata (sensata consapevolezza o prev

Un caso irrisolto

"Credete nel destino ... che anche i poteri del tempo possono essere alterati per un unico scopo ..."   Voglio raccontarvi una storia che mi è stata raccontata, a sua volta, da uno dei due protagonisti, ovvero dal "maschietto" che conoscerete leggendo tra poco. Era una storia di un amore adolescenziale così intensa e profonda che mi ha fatto capire come cose vissute in tempi non sospetti, possano comunque riproporsi nel tempo a seguire, condizionando anche le nostre decisioni future. Così, col suo consenso ed asportando ogni riferimento a luoghi e persone, ho pensato di trascrivere questa storiella in questo blog e condividerla con voi. Un consiglio prima che iniziate a leggere: mai trascurare gli eventi vissuti in gioventù.... §§§ A luglio di quest'anno (2020) saranno trentotto anni da che questa storia ebbe inizio. A marzo di quest'anno, sono stati trentasette gli anni che questa storia ebbe, per così dire, una fine. La realtà è che n

Sguaino la sciabola

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... e poi succede che un giorno, per caso, ti ritrovi a stringere la mano ad una persona che, noti da subito, ti entrerà dentro in punta di piedi. Una persona che in fondo non farà niente di particolare per te, in termini oggettivi, ma porterà la sua vita dentro la tua e le farà reagire. Una persona che si affanna a cercare una logica all'irrazionale, e non sa che in quell'irrazionalità ti ha già svelato tutto il suo essere. Una persona che prova a spiegarti perché ha disegnato un sipario, e non sa di aver disegnato sé stessa. E questo ti scuote. Perché è l’ennesimo segno che qualcuno oltre il cielo si diverte a mandarti. Perché, raccolti tutti insieme, quei segni bruciano sui palmi delle mani. Perché ti accorgi che per un attimo, un solo, lunghissimo attimo, hai perso di vista l’essenziale. E temi di non poter tornare indietro a raccoglierlo, di dovertelo lasciare alle spalle. Temi di averlo perduto per sempre. Il destino è spesso una comoda giustificazione per illude

Una donna, ed un uomo solo

Un uomo in carriera, molto focalizzato sul lavoro, che lavora dalla mattina alle 8 alle 8/9 di sera...che ha tanti progetti (alcuni me li ha mostrati per una collaborazione fra le nostre aziende). Un uomo con la "casa", il paese dove è nato e vissuto lontano. Un paese di mare...mare che gli manca tantissimo durante l'anno. Un uomo molto semplice, pratico, a cui i social non piacciono molto.. che preferisce vedere le persone dal vivo o sentirne la voce. Un uomo però che cerca conferme, indaga sugli stati d'animo.. cerca di capire cosa c'è... di cosa si tratta...si pone in modo educato, intimo, chiede sempre "come stai", prima di tutto.. Un uomo che ha due figli in Portogallo e che però ha scelto di vivere in Italia, per il lavoro. Decisamente ambizioso, probabilmente testardo. Chissà se nella sua vita c'è spazio anche per altro, oltre ai suoi focus.. §§ Una donna che lavora dalla mattina alla sera, che ama il suo lavoro, che ama il s

Gli amanti

L'amore tra amanti, in quanto segreto, limitato e segregato, si usa considerarlo "amore sfortunato", ma ... non credo sia la giusta etichetta da affibbiargli. Un amore tra amanti vuol dire stanze di alberghi, baci tra le ombre della sera, sesso truffaldino improvvisato dentro all'auto, ma anche sensazione unica ed inequivocabile, difficile da descrivere perché deve restare imprigionata nella mente e dentro al cuore, troppo piccolo per contenere la fierezza di appartenersi, anche se in maniera tanto incompleta e limitata. Sono loro, in fondo, i veri protagonisti vincitori dell'amore, perché sanno essere eroi del loro stesso destino senza pubblicizzarlo; senza doverlo vivere alla luce del sole o dimostrarlo al mondo; lo vivono solitari, ma con tutto sé stessi. Sono loro che continueranno a trainare le narrazioni di mille canzoni, che dell'amore racconteranno il lato più oscuro, il più dissacrante ed imputabile, ma ... forse, anche più vero, fantasioso e spontan

Un blog

Connessione al sito in corso. Lentamente sullo schermo del mio pc compare l’home page di un blog, una sorta di diario virtuale usato dagli amanti di internet che, alle volte senza logica, rendono pubblici i loro segreti. Link alla sezione foto, cerco insistentemente il suo volto, mi sembra di averlo visto di sfuggita. Premo sul tasto destro del mouse e la diapositiva s’ingrandisce: una comitiva di ragazzi sorride all’obiettivo, il mare dietro la schiena, il sole sul viso e gli zaini che pesano sulle spalle; lo vedo tra i suoi amici in quella vecchia foto del liceo... ancora non lo conoscevo, ancora ignoravo quanto qualcuno potesse essere diverso da tutti gli altri. Ora le cose sono cambiate. “Secondo me il secchione a scuola eri tu!” gli dissi una volta, scherzando “Non mi sarebbe dispiaciuto esserlo…ma facevo qualche filone di troppo!” mi rispose lui, serio. Ed eccola la prova fotografica di uno di quei filoni di troppo! Lo osservo: fisicamente è uguale ad ora, un bel ragazzo